Del parecchio che c’è da raccontare di questo fine settimana pongistico, la notizia che merita più rilievo è il primo posto raggiunto dai nostri under 11 nel campionato a squadre riservato alla loro categoria nel pomeriggio di domenica 10 a Rovereto. Sei erano le squadre iscritte: senza timori, Mattia, Sara ed Ester hanno messo a frutto le loro abilità tecniche, di concentrazione e di grinta e hanno vinto tutte e cinque le partite disputate con la formula Courbillon, che prevede quattro singolari e un doppio. Sono stati “squadra”, lo si è visto in particolare nei doppi dove si sono dimostrati un rullo compressore: hanno ruotato i componenti e in tutti i casi hanno vinto e convinto. Anche nei singolari hanno saputo comunque dire la loro, con sedici vittorie su venti incontri. La regia del tecnico Francesco ha saputo dosare suggerimenti e sistemazioni in corso d’opera, favorendo il risultato finale che dà soddisfazione di un lavoro paziente e continuo.
Durante la mattinata nel medesimo palazzetto era arrivato un altro prestigioso risultato: Daniele ha infatti conquistato il terzo posto nel torneo provinciale di quarta categoria.
Il sabato si era invece disputata la quinta (e terzultima) di ritorno. È stata una giornata avara di gioie, che comunque non sono mancate, e partiamo da queste: la vittoria della C2b in casa con il Cles, con il risultato di 5-2 e quella della D2b a Villazzano per 5-3.
Le altre quattro partite disputate sono terminate con sconfitte più o meno dolorose. Se quella della C2a a Rovereto non sconvolge la classifica in modo drastico, così come quella della D2b a Pergine, peso diverso hanno le altre due.
La C2c ha perso per 4-5 ad Arco dopo quasi quattro ore di battaglia, tensione e transenne scalciate. Si è arrivati vicini alla vittoria che avrebbe significato salvezza matematica: ci sarà ancora da soffrire, sportivamente parlando.
Ancora più pesante la sconfitta della D1 in casa per opera della Perginese, diretta concorrente: lo spettro della retrocessione in D2 si sta materializzando. Si proverà a dare il tutto per tutto fino alla fine, come si è sempre fatto e se possibile ancora di più.